F1Community

Votes given by juanwells

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    CITAZIONE (naviossab @ 14/7/2013, 11:51) 
    CITAZIONE (V-tec73 @ 14/7/2013, 09:21) 
    Arrivato poi in Ferrari nelle migliori condizioni possibili (squadra tutta per lui, stampa ossequiosa, compagno di squadra a disposizione e materiale tecnico generalmente all'altezza) ha deluso, perdendo due volte su tre il mondiale all'ultima corsa.

    Anche io penso che ad Alonso sia venuto il (comprensibile, forse) 'piedino' in questi finali di stagione in cui si giocava il titolo, però non mi pare ricordare che il materiale tecnico in codesti 'spareggi' fosse particolarmente
    all'altezza...e credo che questa consapevoleza non aiuti.

    Posso essere d'accordo. Però.

    Nel 2010 è rimasto tre quarti di gara dietro a Petrov. Ok la strategia assurda. Però Petrov!

    Nel 2012: pista umida. Vettel in testa coda e in fondo. Penso "Adesso Alonso spacca tutto". Andava meno di Massa.

    Due occasioni in cui, secondo me, il pilota ti deve dare quel 'quid' in più. Che non c'è stato.

    Fai un confronto con cosa ha fatto Vettel a Interlagos quando è ripartito dal tesa coda.
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    Credo però che alla Pirelli le indicazioni del pilota più "esperto" che ci sia al momento in F1 (204 partenze) sarebbero garbate un bel po'.
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    CITAZIONE (juanwells @ 4/7/2013, 22:38) 
    Alonso sa solo piangere

    Per partorire queste perle ci pensi su parecchio o ti vengono così?
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    CITAZIONE (juanwells @ 27/1/2013, 13:00) 
    CITAZIONE (V-tec73 @ 26/1/2013, 10:41) 
    A niente. Ma se non ti piace perché la segui? E perché ci perdi pure tempo a scrivere su un forum?

    infatti faccio sempre meno entrambe le cose.... e anche meno una terza.-.. quella di leggere i tuoi commenti.

    Pensa che invece io sono costretto a leggere i tuoi. Che vitaccia...
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    Secondo me Alonso desidera un tipo di assetto che Massa non regge, fin dai tempi della Renault , desiderava una macchina sottosterzante, che ben si adatta al Suo stile , forse adesso dopo tre macchine che di fatto andavano dritte con angoli di sterzo accentuati , vogliono cambiare , buon per Felipe.
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    Ma pensate davero che per Vettel ha senso di andare in Ferrari?

    Forse neanche per aumentare la sua pensione a fine carriera!

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    Azz...chi pensava di avere un futuro Premio Nobel per la Fisica tra noi...o forse...glielo hanno già dato? :blink:
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    Porta pazienza siamo un branco di cavernicoli. Alcuni tra di noi credono ancora che la terra sia piatta. Ci piace guardare la formula 1 e visto che siamo ignoranti, ci ritroviamo a parlarne qui dove nessuno ci giudica o deride.

    Abbi pietà anche con chi di noi si azzarda a parlare della F1 d'epoca. Non avendola vissuta facciamo peccato mortale, non ne abbiamo diritto, ma come avrai visto siamo una community abbastanza tollerante.

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    CITAZIONE (juanwells @ 13/10/2012, 13:53) 
    CITAZIONE (<Gilles> @ 13/10/2012, 02:39) 
    Tutto condivisibile.
    Scusa se procedo rapido ma sono collegato con un "ponte" verso casa dall'estero.
    Hai usato un modello per il quale la strada e la ruota sono corpi rigidi, che quindi interagiscono fra loro per mezzo di un contatto puntiforme (modello Coulomb), per cui il rapporto tra la componente tangenziale della forza di contatto e quella normale danno l'attrito statico con quest'ultimo che è ovviamente superiore a quello radente.
    Il che, con un certo grado di approssimazione, si può applicare al nostro discorso, anche se i fenomeni di sotto e sovrasterzo derivano dall'inclusione nel modello degli elementi che prendano in considerazione la deriva del pneumatico.

    E' una gran rottura, ma la risposta alla questione di quanto è difficile controllare F1 degli anni '70/'80 rispetto alle contemporanee passa proprio da qua, esattamente dove tu

    CITAZIONE (juanwells @ 12/10/2012, 21:24) 
    Se perdi aderenza ai duecento all'ora alla parabolica di monza , puoi avere una Brabham Bt50 turbo del 1982 (900 cv) o una red bull di oggi, ma la velocità radiale con cui la vettura parte è la stessa. A meno che dla 1982 ad oggi siano cambiate le leggi della fisica. Al limite può cambiare la senzazione di "improvviso"

    scrivi che la velocità radiale con cui parte la vettura è la stessa.
    La fisica dall'anno proibito (1982) :cry: ad oggi è ancora la stessa, però il punto non è determinare con la dinamica il rapporto tra la forza centripeta e quella inerziale.
    E' ovvio che, come dici tu, in un certo istante, nel momento di perdita di aderenza o in qualsiasi altro punto precedente, a parità di velocità e le altre banali condizioni iniziali, una F1 dell'82 ed una di oggi sono soggette alle stesse forze ed è superfluo conoscere se la forza centripeta è data da una componente più meccanica che aerodinamica o viceversa.

    Ma quello che cambia tutto il gioco è il come viene persa l'aderenza.
    E in questo caso la fisica supporta, o per meglio dire fornisce una base matematica, l'osservazione empirica.

    Molto molto velocemente, prendendo in esame non solo il moto rotazionale ma anche quello traslazionale della ruota che, per i nostri scopi, non può più essere trascurato come nel modello precedente, con r uguale al raggio della ruota e w come velocità angolare, la velocità transazionale è data dal prodotto tra r e w (in realtà dire che r è il raggio è inesatto, poichè siamo in ipotesi di angolo di deriva, dove r cambia leggermente).

    La forza di aderenza o attrito che si esprime nell'area di contatto è l'equazione algebrica che lega w ed r con v e che in forma cartesiana crea quei classici grafici che si vedono dappertutto, dove viene mostrata sulle ordinate la forza di aderenza e sulle ascisse la differenza tra w*r e v, quindi tra velocità periferica e transazionale.

    E' esattamente la forma del grafico che risolve i nostri dubbi sullo scivolamento delle F1.

    All'aumentare della forza di aderenza, la zona di contatto tra ruota e strada nella quale la velocità relativa ruota/strada è nulla descresce, mentre quella di slittamento, che esemplifica la zona dove la velocità periferica è maggiore di quella di traslazione, cresce.
    Oltre un certo punto si osserva quello che macroscopicamente definiamo il vero slittamento, cioè la diminuzione della forza di aderenza, con la forza di attrito statico che è superiore a quello radente.

    Le F1 di oggi hanno un andamento della forza di aderenza oltre questo punto con una derivata maggiore (come modulo ovviamente) delle F1 degli anni '70/'80.

    Non importa quindi che cosa genera la forza centripeta nè quella inerziale, a parità di velocità in cui si raggiunge la diminuzione di aderenza, le F1 di oggi hanno un andamento più brusco nella sua diminuzione per il limite sinistro (ovviamente ho il grafico in mente) del punto di massima aderenza della funzione.

    Senza il grafico non mi è possibile ne conbfutare ne confermare. In ogni caso

    Certo è che quanto più l'aderenza è legata al "peso" di natura aerodinamica, quanto più la perdita è repentina. Il peggio venne raggiugto ne 1982 quando le minigonne teneva a la vettura terra leytteralmente come una ventosa ma non appena una minigopnmna si ataccava la vettura volava .

    In ogni caso mi permetto di correggere la frase in rosso: semrberebbe che quando si ha lo slittamento l'attrito statico è maggiore di quello radente.... Questo è vero in assoluto, ma le due condfizioni non avvengono mai simultaneamente....(la ruota o ha aderenza o slitta)

    CITAZIONE (fama032 @ 13/10/2012, 10:33) 
    ... chapeau! ...
    ... fammi aggiungere però che anche la "chimica" c'entra qualcosa: le gomme di oggi sono profondamente diverse da quelle di ieri per costruzione e per mescola (quelle odierne sono più "appiccicose") ... così salgono i "g" trasferibili (e le velocità di percorrenza della curva) e quando si interrompe il "legame adesivo" con l'asfalto ... diventano tutti disponibili.

    esatto.

    In realtà va anche detto che gomem di qualifica anni 80 erano altrettanto più appciicose. Ma duravano meno.

    All'epoca si riusciva a fare gomem che durassero tutta la gara, anche perchè i cambi gomma prima dle 1982-83 erano una iattura...

    CITAZIONE (Albi66 @ 13/10/2012, 09:18) 
    Non si puo' ribattezzare il topic ne :"Io meritavo il nobel piu' di te " ?

    :)

    No
    Perchè parliamo di cognizione di fisica realtivamente basilari e che dovrebbero essere ben comprese da chi si occupa di corsea nche se solo su un forum

    Vola basso....

    Cosa e chi leggere lo decido io.....e x quanto mi riguarda puoi dunque scrivere quello che vuoi.....
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    si ma attenzione:se parliamo della F1 anni 50,60 fino in parte agli anni 70 è una cosa. Negli anni 80 e 90 i piloti dovevano essere ottimi già atleti eccome. Un conto è Ascari e Fangio grandissimi con la pancetta. Un conto Senna e Prost.
    Dopodichè è chiaro che la F1 di adesso permette meno errori per le esasperazioni aerodinamiche, per i tipi di gomme, per tante altre ragioni, ma indubbiamente il pilota una volta riusciva a metterci più del suo, e questo a prescindere era già più bello.
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    Se chemical non lascia intendere che siamo tipo dei maniaci che la domenica vogliono vedere morte, sangue e distruzione, non è contento..
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    CITAZIONE (chemicalbeats @ 11/10/2012, 17:54) 
    CITAZIONE (juanwells @ 11/10/2012, 13:56) 
    Per quanto riguarda il fatto che oggi le piste perdonino l'errore rende facile rischiare ma sopratutto appiatisce la guide: una volta se uscivi toccavi il muretto o le gomme. O ti piantavi nella sabbia... Infati c'erano molti più ritiri per testacoda o incidenti (non esisteva neanche l'antistallo o altre cose). La bravura stava proprio nel non uscire correndo fortissimo.

    Nella migliore delle ipotesi per un errore perdevi un pilota dalla gara, cosa che potrebbe anche essere giusta, ma io preferisco ora dove l'errore lo paghi in termini di tempo ma puoi continuare a guidare.

    Nella peggiore l'errore lo pagavi con auto in fiamme e piloti bruciati vivi, piloti morti per la botta o incidenti che toglievano dalle scene protagonisti per mesi, se non per sempre.

    Wow!

    Un po' troppo drammatico....
    Negli anni '80 non moriva o si feriva 1 pilota a GP.

    Poi ovvio che anche solo una falange rotta risparmiata vale quanto fatto fino ad ora.
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    CITAZIONE (chemicalbeats @ 11/10/2012, 09:40) 
    CITAZIONE (juanwells @ 11/10/2012, 08:42) 
    Beh che la Williams del 1997 non avesse bidsogno di tutti questi manettini per andare forte, non lo scopriamo oggi (se ha un vinto un mondiale pure Jacques Villenuve :D )

    Io questo non lo vedo un progresso della guida e dello sport e neppure della tecnica. Tutto qui, come non le erano sulle auto da corsa, ABS, Traction control e sospensioni attive.

    Quindi negli anni a venire tutte le altre scuderie si sono adeguate e hanno imposto ai piloti di imparare a gestire determinati parametri, per rendere i volanti più belli e non perchè quel modo di interagire con la vettura dava vantaggi a livello cronometrico?

    però qui il discorso si fa più spinoso... il regolamento vieta tantissime cose che fanno andare più forte e anche di parecchio, a livello cronometrico andrebbe più forte una f1 attuale o una senza Kers, drs, amenicoli vari regolabili dal volante ma con effetto suolo, ruote larghe, cerchi + ampi e aerodinamica libera?

    Edited by Trailblazer - 11/10/2012, 18:25
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    CITAZIONE (juanwells @ 11/10/2012, 08:42) 
    CITAZIONE (chemicalbeats @ 10/10/2012, 20:32) 
    Tempo fa ho rivisto la 412t2 e la cosa che mi ha fatto più impressione è stata il volante. 5 tasti, ti cui uno per parlare con i box, uno per bere, uno per la folle, uno per il limitatore, l'altro non ricordo.

    Sembrava un volante di una vettura di secoli fa. A fianco c'era la F310b del 1997 dove c'era il primo volante "definitivo" di Schumacher, in pratica quello sviluppato nel 1996. Più o meno i tasti erano quelli, affiancati a 7 manettini per le regolazioni varie e 6 display lcd.

    Tutta roba che Schumacher aveva richiesto e riusciva a gestire guidando. Incredibile.

    Erano passati 2 anni ma sembra di vedere roba di due epoche diverse.

    Quello della Williams sempre nel 1997 aveva 4 tasti (cut, neutral, acqua e radio) più qualche comando sul telaio.

    Mi ha sempre affascinato quanto innovatore sia stato Schumy a livello tecnico, sembra impossibile quanto vedesse avanti sulle potenzialità di guida del pilota intese anche come colui in grado di interagire con la monoposto. Pochi prima di lui e contemporaneamente a lui si erano mai interessati troppo alla cosa.

    Beh che la Williams del 1997 non avesse bidsogno di tutti questi manettini per andare forte, non lo scopriamo oggi (se ha un vinto un mondiale pure Jacques Villenuve :D )

    Io questo non lo vedo un progresso della guida e dello sport e neppure della tecnica. Tutto qui, come non le erano sulle auto da corsa, ABS, Traction control e sospensioni attive.

    Quindi negli anni a venire tutte le altre scuderie si sono adeguate e hanno imposto ai piloti di imparare a gestire determinati parametri, per rendere i volanti più belli e non perchè quel modo di interagire con la vettura dava vantaggi a livello cronometrico?

40 replies since 7/1/2012
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