GP SPAGNA: Gara

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. <Gilles>
        +2   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Weekend difficile da analizzare a causa dello stato della pista unito alle tante novità portate dalle squadre più avanti nello schieramento.
    Particolare interesse ha suscitato la Ferrari, se non altro perchè al momento è la più vicina allo sfidare le Mercedes.

    Prove 1 e 2 contradditorie tra riscontri dei tecnici e sensazioni di guida dei piloti, più o meno per tutte le squadre, a causa delle condizioni della pista.
    Chi ne ha sofferto di più tra tutti i piloti è stato Räikkönen, è infatti un pilota particolarmente incapace di guidare una monoposto che non sente come vuole, che non si adatta al suo modo di guidare, al punto da convincerlo addirittura a tornare ad usare la macchina vecchia nelle libere 3.
    Libere 3 in Ferrari piuttosto confuse, da una parte Räikkönen con la macchina vecchia era più veloce di 0"5 su Vettel su macchina nuova con le Hard, dall'altra era Vettel più veloce di 0"8 con le Medium.
    Poi si è saputo che Räikkönen ha avuto una gomma Medium surriscaldata da una termocoperta, per cui è diventato difficile capire lo stato delle cose in Ferrari.

    Arrivano le qualifiche e le risultanze sono che le evoluzioni aerodinamiche hanno funzionato, intendendo questo in modo relativo, cioè il confronto tra macchina vecchia e nuova.
    A livello assoluto, tenendo in considerazione la pista, il margine sugli inseguitori è rimasto costante (0"4 a Shanghai su una pista da 95", 0"4 a Manama su una pista da 92", 0"2 a Barcellona su una pista da 84"), mentre le squadre dalla terza forza in giù vedono aumentare nelle ultime due gare il distacco dalla Mercedes (1"2 a Shanghai, 0"8 a Manama, 1"0 a Barcellona).
    E' la Mercedes che è riuscita meglio degli altri ad evolvere la sua monoposto.

    Anche la Ferrari però si è evoluta.
    In gara, così come in qualifica, nei primi due settori di pista, il distacco era contenuto in 0"1 per settore, mentre era nel terzo settore, quello lento, di trazione e di relativa minore importanza aerodinamica, che la Ferrari accusava un distacco di 0"5.
    E' segno, a livello macroscopico, che nei tratti dove le novità portate nel weekend in materia di efficienza aerodinamica facevano la differenza, la Ferrari manteneva il passo.
    Nel primo settore, la Williams aveva un passo simile alla Ferrari, però nel secondo settore la Ferrari si avvantaggiava significativamente.
    Nel terzo settore, era la Red Bull ad avere prestazioni simili alla Ferrari, ma nei primi due perdeva molto.

    In gara però il distacco totale subito è stato molto alto, secondo me anche superiore a quei 45" dati dal cronometro, se consideriamo che Rosberg non guidato sempre al massimo nell'ultima parte di gara (a dire il vero neanche Vettel perchè la posizione era ormai acquisita, però in una ipotetica gara allo spasimo, la Mercedes aveva più margine della Ferrari per abbassare eventualmente i tempi).

    Che cosa non ha funzionato, allora?
    A mio parere, non è un problema di novità aerodinamiche introdotte, ma un problema di sfruttamento delle gomme.
    Il crollo delle prestazioni nei confronti della Mercedes, così come si era visto nelle libere 2, si è avuto con l'uso della gomma Hard.
    Sembra essere evidente, ormai siamo alla 5° gara, un problema ricorrente nella storia Ferrari, i cui primi sentori si ebbero nel 2005 ed in epoca recente si sono rimaterializzati nel 2010 quando c'erano ancora le Bridgestone.

    Di più, se ci ricordiamo, proprio a Barcellona nel 2011, con le Pirelli, Alonso era in testa al GP, seguito da Vettel in Red Bull e Hamilton con la McLaren.
    Una volta sostituite le gomme con quelle dure, Alonso perse il ritmo e finì addirittura doppiato.
    Un vero comportamento schizofrenico della macchina, da prima con le morbide, a doppiata con le dure.

    Ieri a Barcellona si è verificato nuovamente: la Ferrari non mandava in temperatura sopratutto le Hard, che sono gomme che funzionano a temperature alte (high working range, mentre la finestra di funzionamento delle Medium è più bassa - low working range).
    Le stesse Hard che a Sepang hanno dato la vittoria alla Ferrari.
    Ciò sembra una contraddizione ma solo in apparenza.
    Infatti ormai sembra che si possa ipotizzare che la caratteristica 2015 della Ferrari sia quella storica, cioè di essere gentile con le coperture, di non sovraccaricarle.
    A Sepang, quando tutti avevano difficoltà a mantenere le temperature delle gomme all'interno della finestra di funzionamento e subivano un degrado forte, la Ferrari le sfruttava al meglio perchè essendo più gentile non le portava oltre il limite termico.

    A Barcellona, questa gentilezza ha comportato l'incapacità di raggiungere il limite inferiore di temperatura che le Hard richiedono e le gomme quando non funzionano nella finestra di temperatura corretta, semplicemente non danno prestazione.
    Potrebbe anche essere che le difficoltà nel terzo settore dipendano da gomme posteriori non perfettamente in temperatura, facendo quindi mancare la trazione.

    Per i prossimi GP di Montecarlo, Montreal e Spielberg vi saranno le Extrasoft e le Soft, la prima funziona a temperature relativamente basse (low working range), la seconda ad alte (high working range).


    CITAZIONE (michelone70 @ 11/5/2015, 08:56) 
    Qualcuno mi spieghi la strategia Ferrari
    [...]
    Io personalmente credo che con una strategia migliore avremmo avuto Vettel secondo e Raikkonen quarto.

    Se posso risponderti io, ancora una volta mi sento di essere d'accordo con le scelte Ferrari.
    Alla prima sosta, la Ferrari ha scelto di "coprire" la scelta di Hamilton, anche per una circostanza fortuita.
    La scelta del giro della prima sosta di Hamilton non era quella ottimale, era la tattica "B" (sentita anche sulla sua radio) che serviva per cercare di superare ai box Vettel, che non si riusciva a passare in pista.
    La scelta ottimale infatti, è dettata dal comportamento della gomma.
    Se questa dà ancora prestazioni buone, cambiarla anticipatamente significa sprecare giri di corsa e quindi arrivare a fine gara con una gomma troppo consumata e lenta.

    La Ferrari, però, avendo visto che il cambio gomme di Hamilton è stato più lento per un problema, ha subito chiamato Vettel per copiargli la tattica e rimandarlo avanti.
    Ma senza quel problema, Hamilton sarebbe passato davanti a Vettel:
    - il distacco era di 0"8 prima del pitstop;
    - Hamilton fa il pitstop in 24"6;
    - Vettel fa il pitstop in 21"8;
    - giro di rientro e di uscita di Hamilton: 87"7;
    - giro di rientro e di uscita di Vettel: 85"1;
    - giro di Hamilton dopo il pitstop: 31"0;
    - giro di Vettel prima del pitstop: 32"3,
    quindi Hamilton sarebbe stato comodamente davanti.

    Al secondo pitstop, Hamilton fa ancora una scelta non ottimale.
    Come al primo pitstop, la gomma funziona ancora. Cambiarla in quel momento (32°) significa essere costretti a fare ancora due soste, come poi dovrà effettivamente fare.
    Infatti la gomma Hard non lo avrebbe portato a fare 34 giri.
    Ma la tattica a 3 pitstop non era buona come quella a 2 pitstop, perchè con i 3 pitstop non sfrutti la gomma per quanto questa può ancora dare, la si sostituisce quando è ancora in grado di dare buone prestazioni e la perdita di tempo di un pitstop non può quindi venire compensata dalla parziale migliore prestazione della gomma nuova.
    Però era ancora la stessa idea avuta al primo pitstop, la sosta anticipata era necessaria per superare ai box la Ferrari.

    La Ferrari, visto che non ci sono problemi al secondo pitstop di Hamilton, continua quindi giustamente con la tattica migliore: sfruttare tutta la gomma e fare solo 2 pitstop.
    Se la Mercedes e la Ferrari fossero state macchine di identiche prestazioni (campionato monomarca, per esempio), non c'è dubbio che Vettel avrebbe avuto un vantaggio.
    Ma essendo la Mercedes molto più veloce della Ferrari, anche con una tattica sub-ottimale, Hamilton è riuscito a finire il GP davanti a Vettel.

    Per il discorso di Räikkönen, la tattica Ferrari è stata giusta anche qui, sempre a mio parere.
    Al momento della sosta nella seesione con le Hard, aveva finito le gomme.
    Mentre il suo passo era 32"5, dal 39° giro ha iniziato a fare 33"2 e 33"5, era arrivato al crollo verticale.
    Stare in pista di più per accorciare l'ultima sessione di gara con le Medium, voleva dire perdere circa 1"5, poi 2", poi 2"5 e così via per ogni giro che passava, che doveva poi recuperare sforzando le Medium.

    Scusate la lunghezza.
    E che mi servono un pò di righe per argomentare quanto scrivo.
    Altrimenti mi sembrano sempre i discorsi da bar, senza dati. blush
     
    Top
    .
15 replies since 10/5/2015, 15:04   513 views
  Share  
.