-
<Gilles>
.User deleted
Domenica sera dopo il GP di Melbourne, la FIA ha diramato una direttiva nella quale chiede alle squadre di consentirgli di leggere il valore del flusso istantaneo del carburante in punti diversi oltre a quello già stabilito del flussimetro.
Le squadre hanno tempo per ottemperare al massimo per la terza gara della Cina.
Il dubbio che ha la FIA, infatti, è che qualche motorista abbia trovato il modo di rispettare il limite dei 100 kg/h quando sono calcolati all'altezza del flussimetro, ma che tale quantità aumenti nel tratto che va dall'uscita del flussimetro agli iniettori, violando lo spirito del regolamento.
Nelle fasi di rilascio, infatti, quando il motore richiede una quantità di flusso inferiore ai 100 kg/h, si potrebbe accumulare una certa quantità di carburante nelle tubazioni che vanno dal flussimetro agli iniettori usando la pompa del carburante per tenere questa massa in pressione.
L'accumulo della quantità verrebbe poi utilizzato dal motore alla successiva accelerazione, che quindi godrebbe di un picco di potenza.
La FIA ha diramato la richiesta dopo la prima gara perchè la squadra (che è sconosciuta) che ha avanzato alla federazione il sospetto di un uso del flusso di carburante superiore al limite, ha aspettato di raccogliere per conferma i dati dei concorrenti in gara, dopo averli già analizzati nei test invernali col metodo già descritto qui:
https://f1community.forumcommunity.net/?t=57366066
Prima che rimonti la discussione sul fatto che il flussimetro è una complicazione inutile e che sarebbe meglio toglierlo, cosa già discussa più volte la scorsa stagione, ricordo che senza flussimetro, con tutte le altre regole invariate, le F1 avrebbero oggi potenze di almeno 2000 CV ma probabilmente superiori per la scelta di materiali diversi (che oggi non vengono provati perchè sarebbero fondamentalmente inutili grazie alla presenza del flussimetro).
.
Direttiva FIA per controllare il flusso di carburante |
