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.www.gazzetta.it/Sport-Motori/Superb...817646749.shtml
purtroppo le immagini lasciavano poche speranze
nella gara di Supersort a Mosca, sotto il diluvio Andrea Antonelli dopo essere caduto viene centrato in pieno da Zanetti.
la dinamica molto simile all'incidente di Simoncelli.
RIP
Edited by Mauro. - 21/7/2013, 14:10
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sembra che Antonelli sia caduto dopo aver colpito il concorrente davanti a lui a cui si era spenta la moto.
certo è che la DG ha grandi responsabilità nell'aver fatto partire la gara con così tanta acqua.
il video dell'incidente: www.youtube.com/watch?v=xIJGAlF8lTI. -
chemicalbeats .
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Non seguo molto la superbike e capisco poco di moto in generale, ma forse non era esattamente il caso di partire in quelle condizioni. Dalle immagini non si vedeva nulla, troppo rischioso. Il pilota che alza la mano (probabilmente quello con il motore rotto) non poteva essere visto dagli altri. Figurarsi un pilota in mezzo alla pista. . -
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per me non esistevano le condizioni minime per garantire la sicurezza dei piloti...purtroppo, non è una banalità, ma era una tragedia evitabile.
RIP
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a quanto pare il circuito di Mosca, costruito lo scorso anno, non ha l'asfalto di tipo drenante (usato praticamente in tutti i circuiti moderni).
assurdo non averlo previsto in fase di costruzione e ancora + assurdo far partire la gara sotto il diluvio sapendolo.. -
.a quanto pare il circuito di Mosca, costruito lo scorso anno, non ha l'asfalto di tipo drenante (usato praticamente in tutti i circuiti moderni).
assurdo non averlo previsto in fase di costruzione e ancora + assurdo far partire la gara sotto il diluvio sapendolo.
in pratica hanno spiegato che un asfalto drenante, viste le temperature invernali, si distruggerebbe...detto questo, concordo...è ancora più assurdo far partire la gara.
Edited by Marco.85 - 21/7/2013, 21:58. -
chemicalbeats .
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Si, l'asfalto drenante non può sopportare le temperature invernali (In sostanza l'acqua resterebbe nei "pori" di drenaggio, ghiacciando si andrebbe ad espandere e con un effetto cuneo farebbe saltare il manto).
Proprio per questo motivo forse aveva senso non farla partire quella gara, perchè sapevi benissimo che anche in caso di pioggia meno intensa l'acqua non sarebbe andata via. Non so se la direzione gara fosse locale o meno ma la responsabilità resta altissima perchè anche in caso di compenenti esteri la cosa andava tenuta in considerazione.
Detto questo, c'è anche una piccola componente di fatalità, nel senso che il pilota che cadendo resta in pista è sempre soggetto a rischi elevatissimi.
Quello che però oggi mi tormenta è il fatto che spesso noi tifosi siamo anche i primi a lamentarci per gare fermate, annullate, neutralizzate, partenze dietro la Safety Car. Purtroppo, come scritto dietro i pass e nei circuiti, il motorsport è pericoloso. Forse però anche noi tifosi dobbiamo capire che ogni tanto è meglio perdersi lo spettacolo e riportare a casa tutti, anzichè lamentarci perchè... una volta si correva in queste condizioni. Si correva e si moriva, oggi la sicurezza raggiunta rende inaccettabili situazioni simili, quindi mettimoci il cuore in pace, prossima gara che parte dietro la SC o che viene annullata, ricordiamoci che potenzialmente il rischio è quello di lasciarne per strada qualcun'altro.. -
.Quello che però oggi mi tormenta è il fatto che spesso noi tifosi siamo anche i primi a lamentarci per gare fermate, annullate, neutralizzate, partenze dietro la Safety Car. Purtroppo, come scritto dietro i pass e nei circuiti, il motorsport è pericoloso. Forse però anche noi tifosi dobbiamo capire che ogni tanto è meglio perdersi lo spettacolo e riportare a casa tutti, anzichè lamentarci perchè... una volta si correva in queste condizioni. Si correva e si moriva, oggi la sicurezza raggiunta rende inaccettabili situazioni simili, quindi mettimoci il cuore in pace, prossima gara che parte dietro la SC o che viene annullata, ricordiamoci che potenzialmente il rischio è quello di lasciarne per strada qualcun'altro.
considerazione che ci sta...io per primo ho spesso criticato le sc in F1, durante le gare bagnate. In effetti c'è più di una riflessione da fare in merito. -
QuelloAlto .
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Quello che però oggi mi tormenta è il fatto che spesso noi tifosi siamo anche i primi a lamentarci per gare fermate, annullate, neutralizzate, partenze dietro la Safety Car. Purtroppo, come scritto dietro i pass e nei circuiti, il motorsport è pericoloso. Forse però anche noi tifosi dobbiamo capire che ogni tanto è meglio perdersi lo spettacolo e riportare a casa tutti, anzichè lamentarci perchè... una volta si correva in queste condizioni. Si correva e si moriva, oggi la sicurezza raggiunta rende inaccettabili situazioni simili, quindi mettimoci il cuore in pace, prossima gara che parte dietro la SC o che viene annullata, ricordiamoci che potenzialmente il rischio è quello di lasciarne per strada qualcun'altro.
considerazione che ci sta...io per primo ho spesso criticato le sc in F1, durante le gare bagnate. In effetti c'è più di una riflessione da fare in merito
Io sono ovviamente molto dispiaciuto per quello che è successo ma il motorsport è pericoloso. Sono sempre critico quando si vuole a tutti i costi dare la colpa a questo, quello, etc...
Dovevano fermare la gara? Forse si, ma se l'avessero fatto ci sarebbe stata una probabile pioggia di critiche da parte degli spettatori, in tv ma anche in pista, sponsor, e forse addirittura gli stessi piloti.
A silverstone hanno (imho giustamente) fatto continuare il GP di F1 nonostante una situazione a rischio, è saltato fuori un finale divertente.
E se fosse capitato qualcosa di brutto? Se la carcassa della gomma di Perez fosse finita sulla faccia di Alonso che seguiva?
Io penso che ci sia da lavorare sull'asfalto nei circuiti che sopportano inverni rigidi, questo è un importante motivo in più per farlo. Ma non mi spingerei troppo oltre, è successo...
RIP
:-(. -
cq17 .
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Come ha scritto l'amico V-tec73 quando nel motorsport avviene una tragedia come quella di ieri non è mai una buona domenica.
Ero in giro, diretto in provincia di Pavia per una grigliata, non ho visto l'incidente ma da qualche post sui social network ho appreso la notizia e poi, purtroppo, i tragici sviluppi.
In serata sono arrivato a casa e tramite il web ho potuto vedere/leggere/sentire tante cose, forse troppe, comprese i commenti prima, durante e dopo la gara serale della MotoGP.
Ho sentito polemiche su sicurezza, visibilità, pista, vie di fuga, orari dei comunicati stampa, opportunità di mostrare il filmato dell'incidente, scelta di non mostrare immagini amatoriale presenti in rete in effetti molto crude, poi magari sullo sfondo, quasi a margine, qualche immagine di Andrea Antonelli e un breve ricordo di chi era.
Nell'epoca della rete, dei social network, della notizia a tutti costi, forse dovremmo rivalutare un valore che col tempo si è perso: il silenzio.
Già perchè forse a botta calda, poche ore dopo un dramma di questo tipo, per me fermarsi un attimo e dedicare un pensiero, una preghiera al Dio nel quale si crede, a chi ha perso la vita per seguire la passionaccia dei motori, sarebbe la cosa migliore. Per le polemiche, le ricerche di responsabilità, le safety commission e via discorrendo ci sarà tempo da domani.
Non è tra i miei piloti preferiti, però credo che le parole più giuste ieri le abbia pronunciate Davide Giuliano: adesso ci vuole solo rispetto e tanto affetto per la famiglia di Andrea.
Riposa in pace Andrea..
Andrea Antonelli perde la vita a Mosca |
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