Dakar 2012

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    fra 7 giorni il via da Mar Del Plata.
    percorso inedito rispetto agli anni precedenti, si prospetta un'edizione molto dura.
    fra gli italiani quest'anno Biasion al volante di un Track Iveco punta alla vittoria. sarà difficile battere lo strapotere dei Kamaz russi.
    Alex Caffi debutta con la Panda-kar. L'obiettivo è arrivare al traguardo di Lima.
    Fra le moto da tenere d'occhio Botturi e Ceci con le 2 ktm del team Bordone-Ferrari.
    Come di consueto Sportitalia seguirà l'evento con le sintesi serali di ogni tappa.

    Iscritti: Link
    Live timing: Link

    DAKAR 2012: Argentina - Chile - Peru

    parcours-carte
    01/01/2012: Mar Del Plata - Santa Rosa de la Pampa
    02/01/2012: Santa Rosa de la Pampa - San Rafael
    03/01/2012: San Rafael - San Juan
    04/01/2012: San Juan - Chilecito
    05/01/2012: Chilecito - Fiambala
    06/01/2012: Fiambala - Copiapo
    07/01/2012: Copiapo - Copiapo
    08/01/2012: Rest day
    09/01/2012: Copiapo - Antofagasta
    10/01/2012: Antofagasta - Iquique
    11/01/2012: Iquique - Arica
    12/01/2012: Arica - Arequipa
    13/01/2012: Arequipa - Nasca
    14/01/2012: Nasca - Pisco
    15/01/2012: Pisco - Lima

    Spettacolare promo:


    Edited by Mauro. - 4/1/2012, 23:09
     
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    Live timing: http://gaps.dakar.com/2012/dakar/aso/us
    (clikkate sulla tappa del giorno, dopodichè usate le varie icone auto/moto/trucks/quad per i tempi)


    ogni sera alle 23:00 su sportitalia2 le sintesi della giornata.

    ore 23:00: Dakar 2012 - Sportitalia2

    Edited by Mauro. - 2/1/2012, 10:59
     
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  3. V-tec73
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    Prima tappa e prima vittima.

    Sarò impopolare, ma più passa il tempo e più trovo assurda questa pseudo gara
     
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    azz ..... :(

    da stop&go.tv:
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    Purtroppo la maratona sudamericana ci riserva subito una terribile notizia: il motociclista argentino Jorge Boero, 38 anni, ha perso la vita in conseguenza di una rovinosa caduta.
     
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  5. QuelloAlto
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    CITAZIONE (V-tec73 @ 1/1/2012, 18:48) 
    Prima tappa e prima vittima.

    Sarò impopolare, ma più passa il tempo e più trovo assurda questa pseudo gara

    Sono abbastanza daccordo, anche se nel caso specifico l'incidente è avvenuto nelle immediate vicinanze di Buenos Aires, potrebbe essersi trattato di un qualsiasi evento Enduro internazionale. Mi spiace...
     
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    io, come sapete, la penso diversamente.
    questo tipo di manifestazioni non sono semplice motorsport, ma anche una sfida, un sogno, un mettersi alla prova in condizioni estreme. ben consci dei rischi che si corrono.
    in tutto ciò, soprattutto fra i privati, ci ritrovo ancora quella componente pionieristica e quella passione così pura che caratterizzava l'automobilismo fino agli anni '60.
    ricordo anche che esiste un campionato raid, cui la dakar è l'appuntamento più famoso e l'unico seguito dai media.

    anche quei privati che ancora oggi partecipano di loro spontanea volontà al TT dell'Isola di Mann o all'Ulsther GP, correndo rischi enormi per inseguire il loro sogno possono essere visti come anacronistici. Io ho massimo rispetto per la loro passione.

    (rischiando di andare OT e sperando di non cadere nel qualunquismo), anche il semplice alpinismo o il paracadutismo sono sport rischiosi. che fare, quindi?



    p.s. tornando allo sfortunato Boero leggevo che, causa problemi di budget, per partecipare a questa dakar si era anche venduto casa.

    Edited by Mauro. - 2/1/2012, 13:40
     
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    CITAZIONE (Mauro. @ 2/1/2012, 13:20) 
    io, come sapete, la penso diversamente.
    questo tipo di manifestazioni non sono semplice motorsport, ma anche una sfida, un sogno, un mettersi alla prova in condizioni estreme. ben consci dei rischi che si corrono.
    in tutto ciò, soprattutto fra i privati, ci ritrovo ancora quella componente pionieristica e quella passione così pura che caratterizzava l'automobilismo fino agli anni '60.
    ricordo anche che esiste un campionato raid, cui la dakar è l'appuntamento più famoso e l'unico seguito dai media.

    anche quei privati che ancora oggi partecipano di loro spontanea volontà al TT dell'Isola di Mann o all'Ulsther GP, correndo rischi enormi per inseguire il loro sogno possono essere visti come anacronistici. Io ho massimo rispetto per la loro passione.

    (rischiando di andare OT e sperando di non cadere nel qualunquismo), anche il semplice alpinismo o il paracadutismo sono sport rischiosi. che fare, quindi?



    p.s. tornando allo sfortunato Boero leggevo che, causa problemi di budget, per partecipare a questa dakar aveva anche venduto casa.

    quoto...
     
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  8. V-tec73
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    Ora mi beccherò una sequela di insulti, ma io effettivamente trovo anacronistico e "assurdo" anche il TT, pur non intendendo con questo mettere in discussione la passione che porta i piloti che vi partecipano a rischiare l'osso del collo...
     
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  9. QuelloAlto
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    secondo me il problema della Dakar, soprattutto quando era in Africa, non è il rischio intrinseco di chi ci corre ma l'impatto negativo che ha sull'ambiente e spesso sulle popolazioni locali. In questo lo trovo poco rispettoso, per quanto riguarda invece i rischi la penso come Mauro. Motorsport is dangerous.

    ps

    a me è successo diverse volte, parlo di Algeria, Libia e Mauritania, di capitare sul percorso di una Dakar appena passata... c'è da far gelare il sangue, sembra siano passate intere orde di bulldozer, deserto, dune, vegetazione, tutto spianato.. Tolle di olio abbandonate nei pressi dei campi, rifiuti di ogni genere... mi hanno spiegato che affidano ai locali, pagandoili, la pulizia alla buona dei luoghi visitati. Peccato che poi non controllino che facciano effettivamente il lavoro! E loro, spesso non monumenti di civiltà e cultura, non lo fanno...
    Per non parlare dei tanti incidenti "insabbiati" con la popolazione locale, io ho l'esperienza quasi diretta di un episodio nel 1993, un bimbo touareg finito sotto una macchina che si era per fortuna salvato ma uscendone davvero concio. Sempre nello stesso anno un tir era passato praticamente dentro la "casa" di una famiglia, demolendo l'orticello...
    Di questo genere di cose nessuno aveva parlato, chissà quante ne hanno taciute...
     
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    grazie della testimonianza, ignoravo questo aspetto.


    dall'altra parte va detto anche che, molti piloti ufficiali, conoscendo meglio le realtà africane negli anni hanno dato una mano a diversi villaggi e zone povere che, grazie alla corsa, hanno negli anni conosciuto.
    (ricordo ad esempio un servizio su un villaggio del posto, dove meoni aveva finanziato la costruzione di un pozzo per acqua potabile e di una scuola).
     
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    vittoria di tappa italiana ieri nei trucks, con l'iveco di biasion che si mette dietro tutta la carovana.
    ottima la prestazione dell'italiano anche nella tappa odierna chiusa al 3' posto.
    nella generale miki è al terzo posto assoluto a 3 minuti dalla vetta.

    fra le moto da segnalare la grande prestazione di botturi, 14' in classifica generale alla sua prima "Dakar".

    33. DAKAR, Quarta tappa, 04/01/2011

    Classifica generale Moto
    1. Despres - Ktm - 11.50'27"
    2. Coma - Ktm - + 8'10"
    3. Rodrigues - Yamaha - + 26'48"
    4. Lopez - Aprilia - + 29'50"
    5. Casteu - Yamaha - + 30'37"

    Classifica generale Auto
    1. Peterhansel-Cottret - Mini - 9.43'20"
    2. De Villiers-Von Zitzewitz - Toyota - + 5'41"
    3. Roma-Perin - Mini - + 6'44"
    4. Howczyc-Fortin - Mini - + 8'10"
    5. Gordon-Campbell - Hummer - + 16'23"

    Classifica generale Trucks
    1. De Rooy-Rodewald-Colsoul – Iveco – in 4.22'12”
    2. Stacey-Van Goor-Der Kinderen – Iveco – + 2'42”
    3. Biasion-Albiero-Huisman – Iveco – + 3'06”
    4. Loprais-Almasi-Ernst – Tatra – + 12'57”
    5. Ardavichus-Kuzmich-Turlubaev – Kamaz – + 13'03

    Edited by Mauro. - 4/1/2012, 23:21
     
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    Con l'arrivo a Lima si è chiusa anche questa edizione.
    Per i colori italiani sfortunato Biasion, oggi vincitore di tappa, fuori dai giochi a causa della rottura della frizione nella 7' tappa (6 ore di ritardo per la riparazione).

    Nelle moto, oltre ogni più rosea aspettativa Botturi che riesce a chiudere nella top ten conquistando l'8' posto assoluto al debutto. Il pilota azzurro promette molto ma molto bene.

    Vittoria delle Mini fra le auto

    Classifica generale Moto finale
    1. Despres - Ktm - 43.28'11
    2. Coma - Ktm - + 53'20"
    3. Rodrigues - Yamaha - + 1.11'17"
    4. Viladoms - Ktm - + 1.40'56"
    5. Svitko - Ktm - + 1.47'28"
    6. Ullevalseter - Ktm - + 2.11'56"
    7. Farres Guell - Ktm - + 2.14'22"
    8. Botturi - Ktm - + 2.59'04"

    Classifica generale Auto finale
    1. Peterhansel-Cottret - Mini - 38.28'51"
    2. Roma-Perin - Mini - + 42'57"
    3. De Villiers-Zitzewitz - + 1.13'25"
    4. Novitskiy-Schulz - Mini - + 2.11'54"
    5. Gordon-Campbell - Hummer - + 2.16'53"

    Classifica finale Trucks
    1. De Rooy-Rodewald-Colsoul – Iveco – in 45.20'47”
    2. Stacey-Van Goor-Der Kinderen – Iveco – + 51'19”
    3. Ardavichus-Kuzmich-Turlubaev – Kamaz – + 1.47'45”
    4. Karginov-Devyatkin-Mokeev – Kamaz – + 5.01'10"
    5. Mardeev-Mizyukaev-Sotnikov – Kamaz + 5.01'50"
    6. Biasion-Albiero-Huisman – Iveco – 6.31'11”
     
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    da omnicorse:

    Alessandro Botturi premiato come miglior esordiente
    14632_dakar-botturi-premiato-come-miglior-esordiente

    le interviste del Team Bordone-Ferrari

    Alessandro Botturi, 8° nella Generale a +2h59'04: “Pensavo di fare una bella gara, ma non mi aspettavo di piazzarmi nei primi 10 al debutto. La Dakar è un mondo molto diverso da quello dell’Enduro da cui provengo. Nell’Enduro ho sempre ammirato il vincitore, alla Dakar invece ho il massimo rispetto per la Gara in sé, per Despres come per l’ultimo amatore che ha partecipato a questa straordinaria avventura. Mi sento di essere cresciuto molto, soprattutto mentalmente. Fisicamente ho capito che mi devo preparare di più. Le gare e gli allenamenti che farò nel corso dell’anno mi serviranno per preparmi al meglio per la Dakar 2013”.

    Paolo Ceci, 18° nella Generale a +5h44’45: “Non si ricordava da anni una Dakar così dura. Sono consapevole di essere diventato un pilota professionista da soli da tre mesi, da quando faccio parte del Team Bordone Ferrari. Desidero ringraziare Renato Ferrari e Elisa Altieri Bordone per avermi dato questa possibilità. Fisicamente ho sofferto molto, per cui, una volta tornato a casa inizierò un programma di allenamento mirato per affrontare al meglio la prossima sfida. Riguardo alla gara, devo dire che ci sono state poche tappe difficili a livello di navigazione e questo mi è dispiaciuto perché la navigazione è uno dei miei punti forti”.

    Jordi Arcarons, Team Manager: “La mia più grande soddisfazione è vedere arrivare i nostri quattro piloti sul podio. Jordi, Gerard, Alessandro e Paolo sono stati bravi a gestire la gara dall’inizio alla fine. Questo è il punto di partenza per il prossimo anno. Lavoreremo per essere ancor più competitivi e lottare per la vittoria".

    Renato Ferrari, General Manager: “Sono molto contento di aver chiuso con tre piloti nei primi dieci. Un risultato in linea con le aspettative, ma questo è soltanto il primo passo verso la realizzazione del progetto Bordone Ferrari: il prossimo obiettivo è andare a podio ed eccellere nel progetto industriale. Non vedo l’ora di fare una nostra moto per avere un mezzo veramente performante. La Dakar è un’esperienza sportiva ed umana: il risultato è la combinazione di passione, sacrificio e lavoro di squadra. Adesso non possiamo che affinare la struttura e continuare a lavorare, carichi delle emozioni vissute in queste due settimane e del calore umano che abbiamo ricevuto dalla popolazione nei tre paesi attraversati".
     
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12 replies since 26/12/2011, 13:06   260 views
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