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QuelloAlto
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Non voglio entrare troppo nel merito della trasmissione, ma una sentenza del genere (dal punto di vista dell'entità del risarcimento) la vedo "pericolosa" per la libertà di informazione...
Ripeto, non c'entra niente il fatto che quel servizio fosse valido o meno.
Questo fatto delle cause intimidatorie contro l'informazione libera è reale e sono stradaccordissimo con te, semplicemente trovo questo specifico caso slegato dal problema che poni.
Edited by QuelloAlto - 23/2/2012, 01:18
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chemicalbeats .
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Non voglio entrare troppo nel merito della trasmissione, ma una sentenza del genere (dal punto di vista dell'entità del risarcimento) la vedo "pericolosa" per la libertà di informazione...
Ripeto, non c'entra niente il fatto che quel servizio fosse valido o meno.
Hai ragione, bisognerebbe però conoscere le motivazioni e vedere come e se andranno avanti i gradi di giudizio. Non escludo che i giudici abbiano tenuto conto anche del contesto in cui tale video è stato mostrato e di dati che la Fiat avrà sicuramente fornito circa un danno arrecato.
Da una parte anche io temo possa essere pericolosa per la libertà di informazione, dall'altra ritengo anche che chi informa (sempre considerato il contesto) e chi pubblica non possa sempre nascondersi dietro al diritto di esprimere la propria opinione senza assumersi responsabilità circa le conseguenze del servizio che rende. In particolare se parliamo di casi di ampia diffusione come questo.. -
kreetz .
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/24...no-fiat/193497/
interessante intervista.... -
QuelloAlto .
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Nulla di nuovo, basta aprire Quattroruote (che considero peggio della carta igienica che almeno è soffice) per leggere artcoli palesemente di parte nei confronti dei prodotti Fiat. Anzi, a dirla tutta il 90% della stampa è schierata a seconda del numero e dell'importanza delle pagine pubblicitarie pagate dai vari costruttori. Se nella controcopertina per due mesi vedi una pubblicità BMW, stai sicuro che nello stesso periodo ci saranno molti redazionali dedicati a Bmw e i confronti saranno benevoli sempre con BMW.
E' una cosa normale purtroppo, lo sperimento anche io nel mio piccolo. Se pago due pagine pubblicitarie ad una rivista ho diritto all'intervista, mi fanno i redazionali, etc...
Risultato nella stampa specializzata nessuno critica nessuno, è tutto pacche sulle spalle e voti che vanno dall'otto al dieci.
Esenti da questo merdaio solo poche testate, ad esempio EVO.
Però un conto è l'informazione specializzata, un conto è quella generalista. E anche Mentana secondo me fa confusione. Nessuno farebbe mai causa a un giornalista di settore che riporta i tempi in pista del confronto.
Se fai un confronto tra dei prodotti e ti rivolgi a un pubblico che a malapena li riconosce per strada devi essere completo nell'informazione. E' come se io presentassi una persona, magari seria, competente, disponibile, etc a un meeting di lavoro limitandomi nel dire che a questa persona puzza l'alito.
Mi beccherei una querela, giustamente, anche se effettivamente io dimostrassi che l'alito gli puzza sul serio, proprio perchè è un dettaglio magari fastidioso ma di secondaria importanza e perchè ho omesso di elencarne i pregi...
Ora, dire che il tempo sul giro in pista di una UTILITARIA (ignorantemente presentata come vettura "sportiva" da Formigli) sia un parametro importante sarebbe come dare ragione a un giornalista che giudica una merda la 458 Italia perchè la McLaren ha un bagagliaio più grande...
Anche perchè, tra le altre cose, la MiTo è una vettura di successo e apprezzata dal mercato. Questo si che è un parametro importante per un prodotto che è stato determinante nel tenere in Italia il Biscione....
Io continuo a vedere scollegato il problema reale della libertà di informazione con questa vicenda, la stessa causa sarebbe stata fatta e vinta anche in qualsiasi paese europeo...
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xct .
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Non voglio entrare troppo nel merito della trasmissione, ma una sentenza del genere (dal punto di vista dell'entità del risarcimento) la vedo "pericolosa" per la libertà di informazione...
Ripeto, non c'entra niente il fatto che quel servizio fosse valido o meno.
La sentenza è paradigmatica per lo stile della trasmissione che espone i fatti (tutti) non reali
ma VEROSIMILI deformando la realtà a proprio piacimento
Quindi contento di pagare.
Fiat vince la causa |
