La Cina è arrivata

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  1. effe355
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    Ci sarebbe da capire se parliamo di cina o di hong kong, perchè sono due situazioni molto diverse, in primis sotto il profilo dei vari copyright, non riconosciuti dalla legislazione di hong kong.
    Discorso diverso, magari aggirato, ma diverso, in cina.

    Sul costo dei vari pezzi in italia poi si dovrebbe anche calcolare l'iva al 21 ed il 60% di pressione fiscale.
    Non dubito che in determinate situazione ci si marci, ma dal momento in cui fai 100 per incassare 40, il discorso diventa un tantino piu complicato.
    Cos' come i dipendenti, sottopagati in italia ma che costano comunque uno sproposito all'azienda.

    Non credo si tratti di calcoli molto semplici, paragonare la nostra produzione a quella cinese.
     
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  2. Albi66
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    Parliamo di Cina:Shanghai district.
    Ovviamente i prezzi da me citati sono al netto dell'iva,quindi comparabili.

    Io non faccio paragoni:so quanto costa l'alluminio e so quanto ci vuole a costruire un radiatore;inoltre so anche quali sono i dazi doganali imposti alla merce di importazione cinese..

    Se l'azienda c/o cui lavoro vuole sopravvivere DEVE orientare i suoi acquisti verso i mercati low cost(come fanno i colossi industriali):altrimenti,tempo max.1 anno saremo(parlo la "mia" azienda) tutti x strada a dirci quanto eravamo bravi..........
     
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  3. effe355
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    Sono d'accordo che per sopravvivere oggi bisogna orientarsi verso l'offerta piu conveniente Alberto, ma il discorso che ti facevo é: qual'è la pressione fiscale di quella azienda cinese in patria?
    Quanto metto in tasca al netto di tutto per il tal lavoro? quanti ne devono fare, di lavori così, per sopravvivere un mese? quanto costa vivere da loro?
    Noi non possiamo competere con il nostro sistema fiscale ed il gasolio a 2 euro al litro.
    Certo, ci dobbiamo a nostra volta rivolgere a loro per avere il bene a meno e tirare avanti, ma quando quel bene lo produciamo o commercializziamo noi, non possiamo competere, non in italia, non oggi.
     
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  4. QuelloAlto
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    CITAZIONE (Albi66 @ 1/5/2012, 21:57) 


    Ripeto e generalizzo:il design è una cosa..gli orientamente industriali un'altra.

    Sicuramente, difatti non mi addentro in un campo che conosco relativamente poco. Tu ci lavori, evidentemente parli a ragion veduta e non credo stia generalizzando.

    Sui servizi, che è diciamo un fattore più "trasversale", probabilmente il discorso varia anche a seconda della singola società. Sicuramente la velocità di risposta a qualsiasi richiesta è notevole, ma questo rientra nel discorso che li vede gran lavoratori molto "seri" nel portare a termine i doveri, è una cosa che ho riscontrato anche io qualche tempo fa.
    Esempio pratico: tempo fa avevo disegnato delle maniglie per porta, di livello piuttosto alto, per un'azienda italiana. I costi della materia prima e di stampi e stampaggio/produzione dell'ottone avevano convinto il direttivo a spostare tutto in Cina. Dall'Italia progetto e ingegnerizazione, ai Cinesi la costruzione dello stampo, lo stampaggio e quindi la produzione.
    Risultato: Velocissimi, disponibilissimi, ma.... non ne beccavano una neanche a piangere. Sbagliavano a leggere i disegni, le indicazioni, tutto. Hanno buttato nel cesso 5 prototipazioni rapide (che in Italia costano un occhio della testa) prima di capire come fare a produrre quella semplicissima maniglia, e sì che i disegni erano corretti e davvero a prova di idiota. Nonostante queste difficoltà i costi erano talmente contenuti che la produzione è rimasta là, sono passati circa 4 anni e ogni colta che avviano la produzione di una nuova maniglia fanno sempre un gran casino. Hanno provato anche altri terzisti ma si sono rivelati pure peggio da questo punto di vista.

    Ho poi avuto modo di parlare con chi è andato in Cina a vedere il metodo di lavoro e ne ho sentite di ogni. Ad esempio, per risparmiare tempo nel ciclo produttivo dell'ottone di solito si cerca il modo di raffreddare gli stampi mettendoli a mollo in vasche di acqua fredda. Operazione costosa in Italia, perchè bisogna istallare un macchinario che prende, "puccia" e rimette a posto lo stampo.
    I cinesi hanno pensato bene di risparmiare fecendo fare l'operazione manualmente a un povero disgraziato, che passa il giorno a pucciare uno stampo rovente nell'acqua (che diventa subito bollente appena pucciato) proteggendosi con... dei guanti! Quando gli si piagano le mani in maniera eccessiva, lo sostituiscono.

    Grazie al c***o che i costi sono inferiori....

    Le cose qui costano molto perchè ormai anche le aziende stanno vivendo sopra le loro stesse possibilità. Costi di pubblicità, eventi, tasse, malattie vere o finte dei dipendenti, stipendi dei manager spesso eccessivi, caro energetico, tutto si riversa sul costo ad esempio di quella balestra. Qui troppo, là troppo poco.
     
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  5. Albi66
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    Non sto difendendo a priori la "Cina " eh....(anzi ...x farmici tornare dovranno proprio costringermi e spero proprio di non farlo).

    Riscontro solo che,nel mio piccolo,fino ad ora non mi posso lamentare e credo di sapere il perche' di alcuni prezzi(bassissimo costo del lavoro,industrie militarizzate - la presenza militare in Cina è fortemente tangibile- ,zero sindacalizzazione ecc.).

    Del resto,nonostante il "non c'è lavoro",in Italia x ottenere 3 offerte devo supplicare i potenziali fornitori che spesso si comportano come se mi facessero un favore...cazzo,dalla Cina ,tempo 3 gg,mi arrivano una decina di offerte splittate nel massimo dettaglio possibile.

    Vabbeh,la situazione della "mia" azienda è abbastanza particolare e non voglio farla diventare il paradigma del confronto con un mondo immenso(e commercialmente quasi inesplorato) come quello cinese.

    Occhio pero' alla sbandierata qualita' made in Italy:a Dicembre sul volo di ritorno da Shanghai ,sul sedile di fianco al mio c'era una dirigente di Prada che tornava da una visita do controllo della produzione x l'Europa.
     
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  6. QuelloAlto
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    CITAZIONE (Albi66 @ 1/5/2012, 23:56) 
    Del resto,nonostante il "non c'è lavoro",in Italia x ottenere 3 offerte devo supplicare i potenziali fornitori che spesso si comportano come se mi facessero un favore...cazzo,dalla Cina ,tempo 3 gg,mi arrivano una decina di offerte splittate nel massimo dettaglio possibile.

    Esatto. Per quanto mi riguarda chi lavora così merita di fallire, il problema è che poi vengono trascinati nella melma (leggasi per strada) anche i dipendenti che magari stavano facendo di tutto per combattere proprio questo tipo di atteggiamento.
    Quando parlo di italiani "vacanzieri" mi riferisco proprio a questo, nonostante la crisi devastante c'è ancora troppa gente che scalda sedie, ci mette una vita a rispondere, se risponde, passa la giornata pensando a quanto manca al timbro del cartellino.
    E anche tra chi cerca occupazione c'è ancora gente che se ne sta fermo ad aspettare "la chiamata", unico movimento consentito è il click per l'invio CV, lamentandosi del fatto di aver studiato scandalizzato dal fatto di non avere un lavoro.
    Tutto questo deve sparire. Io oggi, primo maggio, mi sono sparato le mie 8 ore in studio perchè avevo da fare e tornando ho incrociato un conoscente (ad oggi semidisoccupato) che mi dava scherzosamente del pazzo, sbigottito dal fatto che lavorassi in un giorno festivo. Lo trova inconcepibile. Boh?
     
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  7. Albi66
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    CITAZIONE (QuelloAlto @ 2/5/2012, 00:11) 
    CITAZIONE (Albi66 @ 1/5/2012, 23:56) 
    Del resto,nonostante il "non c'è lavoro",in Italia x ottenere 3 offerte devo supplicare i potenziali fornitori che spesso si comportano come se mi facessero un favore...cazzo,dalla Cina ,tempo 3 gg,mi arrivano una decina di offerte splittate nel massimo dettaglio possibile.

    Esatto. Per quanto mi riguarda chi lavora così merita di fallire, il problema è che poi vengono trascinati nella melma (leggasi per strada) anche i dipendenti che magari stavano facendo di tutto per combattere proprio questo tipo di atteggiamento.
    Quando parlo di italiani "vacanzieri" mi riferisco proprio a questo, nonostante la crisi devastante c'è ancora troppa gente che scalda sedie, ci mette una vita a rispondere, se risponde, passa la giornata pensando a quanto manca al timbro del cartellino.
    E anche tra chi cerca occupazione c'è ancora gente che se ne sta fermo ad aspettare "la chiamata", unico movimento consentito è il click per l'invio CV, lamentandosi del fatto di aver studiato scandalizzato dal fatto di non avere un lavoro.
    Tutto questo deve sparire. Io oggi, primo maggio, mi sono sparato le mie 8 ore in studio perchè avevo da fare e tornando ho incrociato un conoscente (ad oggi semidisoccupato) che mi dava scherzosamente del pazzo, sbigottito dal fatto che lavorassi in un giorno festivo. Lo trova inconcepibile. Boh?

    Mi sembra giusto.... :)
    Visto il "sontuoso" aperitivo che mi "devi"... :D ;)
     
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  8. QuelloAlto
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    CITAZIONE (Albi66 @ 2/5/2012, 00:16) 
    CITAZIONE (QuelloAlto @ 2/5/2012, 00:11) 
    Esatto. Per quanto mi riguarda chi lavora così merita di fallire, il problema è che poi vengono trascinati nella melma (leggasi per strada) anche i dipendenti che magari stavano facendo di tutto per combattere proprio questo tipo di atteggiamento.
    Quando parlo di italiani "vacanzieri" mi riferisco proprio a questo, nonostante la crisi devastante c'è ancora troppa gente che scalda sedie, ci mette una vita a rispondere, se risponde, passa la giornata pensando a quanto manca al timbro del cartellino.
    E anche tra chi cerca occupazione c'è ancora gente che se ne sta fermo ad aspettare "la chiamata", unico movimento consentito è il click per l'invio CV, lamentandosi del fatto di aver studiato scandalizzato dal fatto di non avere un lavoro.
    Tutto questo deve sparire. Io oggi, primo maggio, mi sono sparato le mie 8 ore in studio perchè avevo da fare e tornando ho incrociato un conoscente (ad oggi semidisoccupato) che mi dava scherzosamente del pazzo, sbigottito dal fatto che lavorassi in un giorno festivo. Lo trova inconcepibile. Boh?

    Mi sembra giusto.... :)
    Visto il "sontuoso" aperitivo che mi "devi"... :D ;)

    L'ho già messo "a bilancio" ;)
     
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  9. effe355
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    Credo che la realtà lavorativa di Alberto sia abbastanza grande, quindi il "tirarsela" per mandare dei preventivi da parte dei fortinotori è, sulla carta, autolesionismo.
    Però bisogna anche vedere con cosa sono abituati oggi giorno i piccoli e medi artigiani che lavorano: bussolottari, perditempo, lavori che portano insoluti, spesso, sicuri e letti da distante.
    La sicurezza, sbagliata o meno che sia, di un preventivo cinese contro il quale non si potrà combattere.
    La gente sta perdendo la voglia, non ci credono piu.
    E' grave, senza uscita, ma è quello che sto vedendo nell'ormai ex ricco nordest.

    Sul fatto che le grandi marche facciano fare tutto in cina si sa da tempo, ne parlavamo all'inizio del topic.
     
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  10. QuelloAlto
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    CITAZIONE (effe355 @ 2/5/2012, 02:11) 
    Credo che la realtà lavorativa di Alberto sia abbastanza grande, quindi il "tirarsela" per mandare dei preventivi da parte dei fortinotori è, sulla carta, autolesionismo.
    Però bisogna anche vedere con cosa sono abituati oggi giorno i piccoli e medi artigiani che lavorano: bussolottari, perditempo, lavori che portano insoluti, spesso, sicuri e letti da distante.
    La sicurezza, sbagliata o meno che sia, di un preventivo cinese contro il quale non si potrà combattere.
    La gente sta perdendo la voglia, non ci credono piu.
    E' grave, senza uscita, ma è quello che sto vedendo nell'ormai ex ricco nordest.

    Sul fatto che le grandi marche facciano fare tutto in cina si sa da tempo, ne parlavamo all'inizio del topic.

    I pacchi sono parte del gioco, concordo sul fatto che a volte sia difficile mantenere la fiducia ma questi atteggiamenti affossano anche quel poco potenziale rimasto. Se poi la concorrenza è quella, agguerritissima, di cui si parla...

    Bisogna trattare ogni avvicinamento e interessamento da parte di chiunque nello stesso modo e cioè come se fosse il cliente della vita, la selezione si fa, se lo si ritiene opportuno, quando ci sono le vacche grasse. Anche perchè, e Alberto lo conferma, dall'altra parte lo "scazzo" viene recepito e sicuramente non è un bene.
     
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  11. Albi66
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    CITAZIONE (QuelloAlto @ 2/5/2012, 10:48) 
    CITAZIONE (effe355 @ 2/5/2012, 02:11) 
    Credo che la realtà lavorativa di Alberto sia abbastanza grande, quindi il "tirarsela" per mandare dei preventivi da parte dei fortinotori è, sulla carta, autolesionismo.
    Però bisogna anche vedere con cosa sono abituati oggi giorno i piccoli e medi artigiani che lavorano: bussolottari, perditempo, lavori che portano insoluti, spesso, sicuri e letti da distante.
    La sicurezza, sbagliata o meno che sia, di un preventivo cinese contro il quale non si potrà combattere.
    La gente sta perdendo la voglia, non ci credono piu.
    E' grave, senza uscita, ma è quello che sto vedendo nell'ormai ex ricco nordest.

    Sul fatto che le grandi marche facciano fare tutto in cina si sa da tempo, ne parlavamo all'inizio del topic.

    I pacchi sono parte del gioco, concordo sul fatto che a volte sia difficile mantenere la fiducia ma questi atteggiamenti affossano anche quel poco potenziale rimasto. Se poi la concorrenza è quella, agguerritissima, di cui si parla...

    Bisogna trattare ogni avvicinamento e interessamento da parte di chiunque nello stesso modo e cioè come se fosse il cliente della vita, la selezione si fa, se lo si ritiene opportuno, quando ci sono le vacche grasse. Anche perchè, e Alberto lo conferma, dall'altra parte lo "scazzo" viene recepito e sicuramente non è un bene.

    Daccordo al 100 %.
    Se la si da gia' persa in partenza è inutile poi lamentarsi.....
     
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    ma con tutti i soldi che hanno (tralasciando la qualità dei modelli, non la conosco) ricoprire d'oro un progettista europeo per creare vetture decenti...no eh?
     
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